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Sogno N 5

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Ti contavo le vertebre
la prima,
la terza,
la quinta.
Come un re
Un passaggio in quarta e settima
veloce
poi il re si fece minore.
E tutto si fece onda
onda che batte sulla rena della spiaggia.
Ed era dolce affondare in quell' acqua salata

  Cristina Bizzarri - 07/04/2015 09:32:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Tenerezza, gioco, solennità di momenti mitici. E poi il verso si fa ampio, solenne appunto, e triste. E, di nuovo, "gioca" con la poesia stessa, in una ripresa quanto mai appropriata - come per l’altro più anziano poeta, anche qui ci si perde in un vago che però in questo caso è dato dalla mancanza di una presenza fisica.

 Franco Bonvini - 06/04/2015 22:15:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

La prima è Fondamentale.. Con la terza e la quinta fanno una Triade
la quarta e la settima colorano
in minore è struggente.
Dolce.
Forse..se non passava in minore era festoso

 Antonio Aiello - 06/04/2015 22:00:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Ti contavo le vertebre
la prima,
la terza,
la quinta.
Come un re
Un passaggio in quarta e settima
veloce
poi il re si fece minore.
E tutto si fece onda
onda che batte sulla rena della spiaggia.
Ed era dolce affondare in quell’ acqua salata

Contare le vertebre come gioco per acquisire una prima, tanto bramata?, confidenza tattile... poi arriva l’onda che ci travolge ed avvolge "festosamente"... bella poesia Franco!

 Lorenzo Mullon - 06/04/2015 12:56:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

bella
le vertebre sono il nostro albero
con le costole fiorite di vento
e tutto è costruito sull’onda del fiore della vita
la nostra impronta originaria
una sapienza che rimane all’ombra in questi secoli bui di luce artificiale

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